Allora come sono andate le vacanze? Già dimenticate, vero? Quante delle vostre riunioni, incontri, chiacchierate alla macchinetta del caffè sono iniziate così? Siamo un po’ tutti strani: non vediamo l’ora di raggiungere il mese della sospensione da lavoro per eccellenza, agosto, ma quanto più riusciamo a staccare la spina quanto più fatichiamo a rientrare nella nostra routine.
Per me questa è stata un’estate particolare: intanto ho messo a fuoco che c’è molta differenza tra ferie, vacanza e tempo libero. Per me, non esistono più le “ferie” perché da brava libera professionista, se non lavoro non vengo pagata. Le vacanze, per mia scelta, non sono solo ad agosto, programmo o improvviso piccoli viaggi durante tutto l’anno e sì, sono stata via ad agosto, ma il mio tempo di sospensione da lavoro non è stato tutto di “vacanza”. Ho avuto, invece, del tempo libero: libero da scadenze, libero da incombenze lavorative, libero da routine. Apprezzare questo tempo è ciò che mi ha messo più in crisi nel mio rientro lavorativo, ma ho scoperto di non essere l’unica.
Soprattutto nelle supervisioni individuali e negli scambi più intimi con amici e colleghi, ho notato come le vacanze siano il tempo per stare con la famiglia, avere del tempo per sé, per i propri hobby, lo sport o per del sano svago e divertimento. La domanda allora sorge spontanea: perché non ci prendiamo del tempo libero tutto l’anno? Non sto incitando a un licenziamento di massa, ma sto provocatoriamente solleticando il tuo io bambino che desidera libertà, emozioni, spazio. Dedicarsi del tempo quotidiano a del dolce tempo libero.
Per rispondere alla provocazione, parto da me: la fatica più grossa che io affronto quotidianamente è legittimare questo tempo, mettere dei confini al tempo lavorativo e vivere il tempo libero senza sentirmi in colpa o avendo la necessità di impiegare proficuamente quel momento. Ci sono sicuramente periodi della vita in cui questo non è facile: difficoltà economiche, problemi di salute… L’invito però è di riconoscere i problemi, se ce ne sono, e non nascondersi dietro quelle che invece sono scusanti.
Che ne pensi? Ci troviamo per non fare niente insieme?